L'Associazione Interdisciplinare di Ricerca in Posturologia e Chinesiologia,
oltre ad essere un’associazione che si occupa di attività motoria, Chinesiologia e Posturologia, è impegnata nella ricerca scientifica sul territorio nazionale e promuove attività e progetti di interesse comune, sull’educazione alla postura e sul perfezionamento delle tecniche di pratica chinesiologica e posturale della colonna vertebrale.
In collaborazione con centri che svolgono attività di Posturologia e Chinesiologia in Italia, l’A.I.R.P.eC. ha organizzato un sistema efficiente di ricerca in equipe, basata su dati di evidenza scientifica, riproducibili e dimostrabili. Il nostro gruppo di ricerca si avvale di collaboratori specializzati nell’area disciplinare dello studio della Postura e del movimento e di operatori (sanitari e non) che si adoperano per raccogliere i lavori bibliografici internazionali, i dati oggettivi sui trattamenti, le elaborazioni statistiche e i lavori di validazione degli strumenti utilizzati per le misurazioni antropometriche e la raccolta dei dati.
L’AIRPeC sostiene collaborazioni con altre associazioni di categoria e di ricerca , con medici specialisti ortopedici, fisiatri, neurochirurghi, medici di medicina generale e pediatri; con fisioterapisti, laureati in scienze motorie, insegnanti di nuoto e insegnanti di educazione fisica nelle scuole.
L’associazione è anche affiliata Centro Sportivo Educativo Nazionale, che è un ente di promozione sportiva riconosciuta dal C.O.N.I. ed ente di promozione sociale le cui finalità assistenziali sono riconosciute dal Ministero degli Interni.
Storia dell’AIRPEC, dalla nascita allo sviluppo:
L’Associazione Interdisciplinare di Ricerca in Posturologia e Chinesiologia, nasce dall’esigenza di confronto e critica scientifiche tra i professionisti della riabilitazione e della rieducazione funzionale, come polo unico tra le discipline dell’area sanitaria e quelle dell’area motoria che concorrono alla cura delle disfunzioni e delle patologie dell’apparato locomotore.
L’A.I.R.P.e C. cresce nello spirito critico della ricerca sullo studio del movimento e della postura. Lo sviluppo dei metodi e dei criteri di studio, mossi dalla curiosità scientifica, costituiscono il motivo d’impegno dei Soci e dei professionisti che utilizzano tempo e risorse personali.
Nata anche come associazione di promozione sociale e culturale, organizza incontri scientifici, tavole rotonde, congressi e progetti di ricerca su tutto il territorio nazionale.
Dall’aprile del 2006 è iscritta tra le associazioni di promozione sportiva presso l’elenco del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, con l’obiettivo di estendere le proprie competenze anche in ambito sportivo, almeno per ciò che riguarda lo studio della postura
Posturologia e Chinesiologia: le vicende storiche.
Letteralmente “discorso intorno alla postura” e “discorso intorno al movimento”, sono le discipline più antiche della rieducazione funzionale, “figlie” dell’educazione fisica e, più in generale, dell’attività motoria che hanno rivolto l’attenzione alla rieducazione dei minus funzionali, molti anni prima che in Italia esistessero le scuole di fisioterapia.
Forti nel concetto di globalità e compenso delle funzioni del sistema muscolo-scheletrico e supportate dalla ricerca scientifica, fisiologica e motoria, sono rimaste discipline di nicchia per pochi interessati e, negli anni, sovrapposte in parte alle più giovani discipline fisioterapiche (derivanti dalla scuola ortopedica) per poi, successivamente, cadere nell’ombra. Parallelamente la neo-specializzazione in medicina fisica e riabilitazione ricalcava strade già solcate nell’esplorazione del movimento e dei suoi effetti. Il mondo della medicina però ha avuto voce più forte, con un ambiente accademico e scientifico solido, fondato su innumerevoli anni di storia. Così, ancora una volta, la chinesiologia e la posturologia delle scienze motorie sono rimaste sopite per molto tempo, assieme ai pochi ma preziosi lavori scientifici che ne hanno costituito l’essenza.
Il nuovo millennio però vede nascere a Roma il perfezionamento universitario in Posturologia, presso la facoltà di medicina e chirurgia, poi diventato Master, che ha avuto una spinta sufficientemente forte da far circolare la parola “Posturologia” molto in fretta tra le persone e tra i media. Oggi il Posturologo è una figura professionale trasversale e che sia medico, terapista o dottore in scienze motorie, si riconosce nel concetto dell’approccio globale, ognuno con la propria disciplina e la propria professionalità, ognuno con le proprie metodiche.
Tuttavia, nella moltitudine del caos di sovrapposizioni e percorsi storici, la scienza – mossa dalla curiosità dell’uomo - riserva sempre degli spiragli di progresso: la ricerca in riabilitazione è diventata metodo, ed il metodo sistema, trasformando l’alchimia di quest’arte professionale in dati controllabili e ripetibili. Tutto, ora, si muove con grande velocità.
Scienza e Coscienza.
Il miglioramento della microtecnologia e dei sistemi di comunicazione, nell’ultimo decennio, ha fornito i mezzi necessari per un’accelerazione della capacità di sviluppo scientifico nell’ambito della medicina e della riabilitazione. Nuove apparecchiature diagnostiche, di valutazione funzionale e di terapia fisica, hanno acceso l’interesse del mondo scientifico per verificare e comprovare vecchie e nuove tecniche di riabilitazione. Così si è trasformata una disciplina con sistemi di valutazione qualitativi, in una dottrina con caratteristiche di verifica quantitativa, migliorabile e perciò maggiormente affidabile: la riabilitazione.
Nel mondo, talvolta caotico, delle figure professionali che si occupano di riabilitazione, emerge una riflessione unanime che considera la persona da curare come fulcro dell’organizzazione terapeutica, qualunque siano le tecniche ed i metodi riabilitativi.
Se la scienza dunque esige dati ripetibili e confrontabili per convalidare l’efficacia terapeutica, la coscienza impone invece una scelta di natura umana nel considerare la persona nella sua globalità e non soltanto per la sua patologia. Il rapporto tra scienza e coscienza diventa così simbiotico e reclama nuove caratteristiche nel profilo professionale del riabilitatore.